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Un'esperienza paradossale e incongruente, quella che ha vissuto Gioia Tauro al tempo del suo sequestro statale. Una sconfitta sul piano sociale, civile e umano. Sarebbe stato meglio se il sindaco di Gioia Tauro fosse stato dichiarato "colpevole", con tanto di prove e controprove. Si sarebbe formata una coscienza critica e non solidale della cittadinanza nei suoi confronti. Lo Stato avrebbe visto giusto e la democrazia sarebbe ritornata sui suoi passi, sarebbe cresciuta, non si sarebbe trovata smarrita di fronte a un tale evento, con anni di stallo e di immobilismo. Sarebbe stato meglio se fosse stato condannato. Sì, sarebbe stato meglio. Lo Stato avrebbe giustificato il sequestro estorsivo ai danni di una città; mentre ci si è ritrovati con un rilascio del sequestrato - o, se vogliamo, della sequestrata democrazia -, totalmente vinto dalla miseria carceraria che lo ha condannato ancor prima di giudicarlo.